Valutazione
macroscopica: L’analisi macroscopica prende in
considerazione le caratteristiche chimico-fisiche e reologiche del
liquido seminale, in particolare si valutano i seguenti parametri:
-Volume dell’eiaculato: il
volume dell'eiaculato (in condizioni normali da 2 a 5 ml) è un
marker della funzionalità delle vescichette seminali, in quanto
queste producono dal 50 all'80% della componente liquida dello
sperma. La prostata contribuisce per il 15-30% e il rimanente è
fornito dalle ghiandole uretrali accessorie e dal deferente;
-pH: il liquido seminale ha
normalmente un pH alcalino, che oscilla tra 7,5 e 25 7,8, ed è la
risultante tra la secrezione basica delle vescichette seminali e la
secrezione acida della prostata. Un pH inferiore a 7 è espressione
di disfunzione delle vescichette seminali, un pH superiore a 7,8, in
presenza di leucociti, indica la presenza di un’infezione;
-Aspetto: il colore del liquido
seminale è normalmente grigio opalescente. In un referto di uno
spermiogramma sarà possibile leggere però anche altre diciture come
lattescente, pioide, bruno (ematico). Un aspetto lattescente,
specialmente se accompagnato da un ridotto volume ed un pH acido, può
riflettere un danno a carico delle vescichette seminali, mentre
l'aspetto giallognolo pioide è indice di una contaminazione
urinaria, della presenza di granulociti, di una netta prevalenza
della componente delle vescichette seminali oppure raramente dalla
presenza di bilirubina;
-Liquefazione: appena emesso, lo
sperma coagula per poi liquefarsi. La liquefazione si completa nel
giro di 30' a temperatura corporea (37 °C). La coagulazione avviene
per opera di enzimi prostatici: Una mancata coagulazione dello
sperma, oltre che uno scarso volume, indica una disfunzione delle
vescichette, o una loro agenesia. L'eccessiva viscosità impedisce il
normale movimento degli spermatozoi.
Valutazione
microscopica L’analisi microscopica fornisce invece i
seguenti parametri:
-Concentrazione degli spermatozoi:
deve essere superiore ai 20 milioni di spermatozoi per ml di liquido
seminale;
-Motilità: tale parametro viene
valutato sia da un punto di vista qualitativo, sia da un punto di
vista quantitativo, distinguendo i movimenti rettilinei rapidi e
progressivi (motilità a) dai movimenti rettilinei lenti e
progressivi (motilità b), dai movimenti discinetici (motilità c)
per arrivare agli spermatozoi immobili (motilità d). La motilità
dipende fisiologicamente dalla durata dell'astinenza (diminuisce dopo
il quinto giorno) e può essere influenzata dalla temperatura di
conservazione del campione, dall'incompleta liquefazione o
dall'aumento della viscosità;
-Morfologia: gli spermatozoi
possono presentare anomalie della testa, del tratto intermedio, della
coda e possono presentare anche residui citoplasmatici. In un seme
normale devono esserci almeno il 14% di spermatozoi morfologicamente
normali;
-Vitalità: si valuta con il
test dell’eosina, la presenza di un’ampia percentuale di
spermatozoi vitali ma immobili può essere indicativa di alterazioni
strutturali del flagello;
-Altre cellule: l’eiaculato
contiene normalmente elementi cellulari diversi dagli spermatozoi,
comunemente definiti round cells (cellule rotonde). Queste includono
le cellule epiteliali del tratto genito-urinario, le cellule
dell’epitelio prostatico, le cellule germinali immature ed i
leucociti.
-Zone di spermioagglutinazione:
per agglutinazione degli spermatozoi si intende che gli spermatozoi
motili aderiscono l’uno all’altro testa a testa, coda a coda, o
in modo misto, testa a coda. La presenza di agglutinazione
suggerisce, ma non è segno determinante, una infertilità di natura
immunologica
-Ricerca di anticorpi
anti-spermatozoo (ASA): la presenza di ASA nel liquido seminale
sembra essere correlata con un ridotto tasso di gravidanze. Gli ASA
si riscontrano anche nel siero, oltre che adesi sulla superficie
dello spermatozoo e/o nel plasma seminale. Il ruolo di questi
anticorpi, che appartengono quasi esclusivamente alle classi IgG e
IgA, nell’infertilità è complesso, in quanto sembra che
interferiscano con la motilità degli spermatozoi, con la
penetrazione di questi ultimi nel muco cervicale, con la reazione
acrosomiale e l’interazione con la zona pellucida dell’ovocita. I
test più frequentemente usati per la determinazione di ASA sono
l’ImmunoBead Test (IBT) e il Mixed Antiglobulin Reaction Test (MAR
Test).
A seguito
dell’esecuzione di almeno due esami seminali è possibile
distinguere delle alterazioni patologiche che riguardano:
-Alterazioni del volume del liquido
seminale: ipoposia (volume inferiore a 0,5 ml) può essere
espressione di una patologia ostruttiva dei dotti eiaculatori, di
deficit secretivo delle vescicole seminali o di ridotta secrezione
testosteronica primitiva o secondaria iperposia (volume superiore a 6
ml) può riflettere un’alterazione flogistico- irritativa delle
vescicole seminali e della prostata aspermia (assenza di eiaculato)
alterazioni del tempo di liquefazione: l’assenza di liquefazione
potrebbe essere indice di agenesia dei vasi deferenti o di processi
infiammatori delle vescicole seminali e della prostata)
-Alterazioni del pH seminale: un
aumento dell’alcalinità potrebbe essere espressione di patologie
flogistiche, mentre un pH seminale più acido potrebbe essere indice
di patologie ostruttive
-Alterazioni della concentrazione
degli spermatozoi: oligozoospermia: concentrazione di spermatozoi
inferiore a 20 milioni per ml, viene divisa ulteriormente in: lieve
(inferiore a 20 milioni/ml, ma superiore a 10) moderata (inferiore a
10 milioni/ml, ma superiore a 5) severa (inferiore a 5 milioni/ml)
criptozoospermia: concentrazione inferiore a 1 milione/ml
azoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato, la diagnosi
deve essere posta solo dopo un’accurata analisi del sedimento
post-centrifugazione a 300 rpm per 15 minuti;
-Alterazioni della motilità:
astenozoospermia: motilità a + b < 50% lieve: compresa tra 30% e
50% moderata: compresa tra 20% e 30% severa: inferiore al 20%
-Alterazioni della morfologia:
teratozoospermia: spermatozoi morfologicamente normali inferiori al
30%.
Dott. GIUSEPPE MONDRONE
Biologo - Genesis Day Surgery Caserta
per info: genesiscaserta@gmail.com