Allattamento al tempo del coronavirus: "Il virus non è stato rilevato nel latte materno delle madri sospette o confermate"

Attraverso il sito Epicentro dell'Istituto Superiore della Sanità vi aggiorniamo su parto e allattamento al tempo del coronavirus. Ecco alcune delle ultime novità. "I Royal Colleges UK mantengono le proprie indicazioni del 17 aprile [26] mentre l’OMS il 28 aprile ha rilasciato una nuova versione delle Frequently Asked Questions [27] su allattamento e COVID-19 per i professionisti e le professioniste della salute, che completa la guidance del 13 marzo scorso [28,29]. L’OMS riconferma -si legge su epicentro Iss- la propria posizione favorevole relativamente all’allattamento in caso di madre sospetta o confermata, al contatto pelle-a-pelle alla nascita e alla kangaroo mother care. Conferma inoltre la spremitura del latte come migliore alternativa per i neonati che non possono essere allattati direttamente al seno, insieme all’uso di latte umano donato e di formula artificiale.
Per le madri che hanno interrotto l’allattamento è sempre possibile riprendere in qualsiasi momento. Il documento riporta i messaggi chiave per le madri che desiderano allattare ma temono di trasmettere il virus al proprio bambino, come parte integrante di un intervento di counselling rivolto alle donne e alle famiglie:
Il virus non è stato rilevato nel latte materno delle madri sospette o confermate e, a oggi, non ci sono prove della sua trasmissione con l’allattamento.
I neonati e i bambini piccoli sono a basso rischio di infezione da COVID-19. Tra i pochi casi confermati nei bambini piccoli, la maggior parte ha avuto solo una malattia lieve o asintomatica.
L'allattamento e il contatto pelle-a-pelle riducono in modo significativo il rischio di morte nei neonati e nei bambini piccoli e hanno benefici immediati e duraturi sulla salute e sullo sviluppo del bambino. Inoltre, l’allattamento riduce il rischio di carcinoma mammario e ovarico per la madre.
I numerosi benefici dell'allattamento superano in modo sostanziale i potenziali rischi di trasmissione e malattia associate a COVID-19"