La spermatogenesi, il processo di formazione delle cellule germinali maschili (spermatozoi), risulta essere sempre più alterata in quanto è ormai confermato che negli ultimi anni c’è un drastico aumento dell’infertilità di coppia dovuta a cause maschili: oligospermia (diminuzione della normale concentrazione di spermatozoi, meno di 20 milioni) o azospermia (totale assenza di spermatozoi).
Alcuni casi sono di origine genetica oppure attribuibili a malformazioni anatomiche, ma la maggior parte dei casi è di tipo idiopatico. Negli ultimi anni sta acquisendo una notevole importanza il sistema endocannabinoide (ECS); un sistema endogeno formato dai suoi recettori (CB) e dai suoi ligandi o endocannabinoidi che sono dei mediatori lipidici. Questi mimano gli effetti farmacologici del Δ9- tetraidrocannabinolo (Δ9-THC), il fitocannabinoide farmacologicamente più attivo e principio attivo della Cannabis sativa. A seconda del tipo cellulare, della dose e dello stato dell’organismo, l’attivazione dei recettori CB può causare una moltitudine di effetti.
Questo sistema è stato scoperto in seguito allo studio degli esiti provocati dall’assunzione di cannabis ed è emerso che questi recettori, distribuiti in quasi tutto l’organismo, sono capaci di legare anche questi “ligandi esogeni” o cannabinoidi, aventi un’intensa affinità di legame con i recettori CB. I recettori dell’ECS finora conosciuti sono il recettore di tipo-1 (CB1) ed il recettore di tipo-2 (CB2); il CB1 è espresso sia nel sistema nervoso centrale (SNC), nei tessuti periferici e neurologici, sia a livello dell’apparato riproduttivo come ovaio e testicolo. Il CB2 è espresso anch’esso a livello dei tessuti riproduttivi e nelle cellule neuronali, ma soprattutto nel sistema immunitario.
In passato si è evidenziato un coinvolgimento del sistema endocannabinoide, nell’acquisizione della motilità da parte degli spermatozoi e nella reazione acrosomiale, senza la quale non può esserci la fecondazione. Negli ultimi anni è stato invece dimostrato il ruolo chiave di questo sistema nella spermatogenesi. E’ emerso che le cellule germinali hanno un proprio sistema endocannabinoide completo e che tra i due recettori principali, il recettore CB2 è coinvolto nel processo meiotico, attraverso cui i precursori degli spermatozoi, gli spermatogoni, differenziano in spermatidi, uno stadio più avanzato che porta poi alla formazione definitiva dello spermatozoo nel processo finale di spermiogenesi.
Tutto questo ci fa intuire che molto probabilmente il normale funzionamento dell’ECS può essere alterato da segnali diversi provenienti dall’assunzione della cannabis, alterando la fisiologica spermatogenesi e quindi la fertilità maschile. Forse queste nuove scoperte saranno una nuova presa di coscienza che l'infertilità maschile può essere influenzata da alcuni stili di vita come l'abuso di cannabis.
Alcuni casi sono di origine genetica oppure attribuibili a malformazioni anatomiche, ma la maggior parte dei casi è di tipo idiopatico. Negli ultimi anni sta acquisendo una notevole importanza il sistema endocannabinoide (ECS); un sistema endogeno formato dai suoi recettori (CB) e dai suoi ligandi o endocannabinoidi che sono dei mediatori lipidici. Questi mimano gli effetti farmacologici del Δ9- tetraidrocannabinolo (Δ9-THC), il fitocannabinoide farmacologicamente più attivo e principio attivo della Cannabis sativa. A seconda del tipo cellulare, della dose e dello stato dell’organismo, l’attivazione dei recettori CB può causare una moltitudine di effetti.
Questo sistema è stato scoperto in seguito allo studio degli esiti provocati dall’assunzione di cannabis ed è emerso che questi recettori, distribuiti in quasi tutto l’organismo, sono capaci di legare anche questi “ligandi esogeni” o cannabinoidi, aventi un’intensa affinità di legame con i recettori CB. I recettori dell’ECS finora conosciuti sono il recettore di tipo-1 (CB1) ed il recettore di tipo-2 (CB2); il CB1 è espresso sia nel sistema nervoso centrale (SNC), nei tessuti periferici e neurologici, sia a livello dell’apparato riproduttivo come ovaio e testicolo. Il CB2 è espresso anch’esso a livello dei tessuti riproduttivi e nelle cellule neuronali, ma soprattutto nel sistema immunitario.
In passato si è evidenziato un coinvolgimento del sistema endocannabinoide, nell’acquisizione della motilità da parte degli spermatozoi e nella reazione acrosomiale, senza la quale non può esserci la fecondazione. Negli ultimi anni è stato invece dimostrato il ruolo chiave di questo sistema nella spermatogenesi. E’ emerso che le cellule germinali hanno un proprio sistema endocannabinoide completo e che tra i due recettori principali, il recettore CB2 è coinvolto nel processo meiotico, attraverso cui i precursori degli spermatozoi, gli spermatogoni, differenziano in spermatidi, uno stadio più avanzato che porta poi alla formazione definitiva dello spermatozoo nel processo finale di spermiogenesi.
Tutto questo ci fa intuire che molto probabilmente il normale funzionamento dell’ECS può essere alterato da segnali diversi provenienti dall’assunzione della cannabis, alterando la fisiologica spermatogenesi e quindi la fertilità maschile. Forse queste nuove scoperte saranno una nuova presa di coscienza che l'infertilità maschile può essere influenzata da alcuni stili di vita come l'abuso di cannabis.