La malattia di Dupuytren colpisce almeno 30 milioni di persone in tutto il mondo, è più frequente nei maschi con un rapporto di 10:1.Interessa adulti di razza caucasica nella misura del 3-6% , prevalentemente dopo i 50 anni ed è frequentemente presente in entrambe le mani.
Generalmente
le prime manifestazioni sono a livello del IV raggio. La malattia
esordisce con un nodulo che in un tempo variabile evolve in un
cordone fibrotico che determina una flessione del dito interessato
con una impossibilità all’estensione attiva e passiva; ciò
determina una grave invalidità che può condurre, in casi avanzati e
non trattati, alla scelta di amputazione del dito non potendosi più
ottenere una funzione accettabile dello stesso con un grave handicap
nella motilità dell’ intera mano.
La
terapia chirurgica è stata fino ad oggi l’unica possibile, per
assenza di una terapia medica realmente efficace ; ma la chirurgia è
gravata da un elevato tasso di recidive ed ha limiti di
applicazione legati alle condizioni generali del paziente.
Il
trattamento con collagenasi, invece, richiede una semplice iniezione
dell’enzima a livello della corda fibrosa che viene digerita e si
rompe con la semplice trazione esercitata sul dito, 24 ore dopo la
somministrazione.
Le
complicanze più frequenti sono edema ed ecchimosi nel punto di
iniezione e si risolvono nell’arco di alcuni giorni, così come le
lacerazioni cutanee che si verificano con una bassa incidenza.
Le
recidive che nelle varie casistiche sono intorno al 47%, possono
essere trattate con una ripetizione del trattamento.
Il
trattamento con Collagenasi del Morbo di Dupuytren è oggi pertanto
da considerare come trattamento di prima scelta nella stragrande
maggioranza dei casi.
Dr.
Salvatore Del Prete
Specialista
in Chirurgia della Mano