Oggi ci occupiamo di un aspetto molto importante collegato al desiderio di ventare mamma. L'amniocentesi, fino a poco tempo fa, era considerato l'esame di elezione per la valutazione di eventuali alterazioni genetiche del feto. E' da qualche anno, però, che sta acquisendo sempre più importanza il test del DNA fetale, o meglio conosciuto come test PRE-NATALE. Vediamo più da vicino quali sono i pro e i contro di queste due metodiche.
L'amniocentesi è consigliata nei seguenti casi:
- età materna superiore ai 35 anni
- familiarità con casi di anomalie cromosomiche
- anomalie genetiche in gravidanze o in figli precedenti
E' un'indagine molto invasiva, in quanto viene introdotto un ago nella pancia della gestante, il quale deve raggiungere il sacco amniotico ed aspirare almeno 15-20 ml di liquido amniotico, ovviamente il tutto è eco-guidato per evitare che l'ago possa raggiungere la placenta o il feto. Oltretutto insieme al rischio di perdita fetale, stimato intorno all'1,5% dei casi, dopo l'aspirazione del liquido, le pazienti devono stare a riposo per le 48/72 ore successive, onde evitare sforzi, avendo subito un trattamento abbastanza invasivo.
L'amniocentesi è un test che si esegue non prima della 15esima settimana di gestazione, visto che, in precedenza, non c'è un sufficiente quantitativo di liquido. L'esame viene refertato non prima di 20 giorni ma ha un'attendibilità del 99%. I costi sono piuttosto modici anche perchè è mutuabile.
Per quanto riguarda invece il test del DNA fetale, si tratta di un esame di screening che valuta alcune patologie cromosomiche nonchè le più importanti (trisomia 21, trisomia 13, trisomia 18). Con questa indagine, inoltre, si può venire a conoscenza precocemente del sesso del bambino, in quanto analizza anche i cromosomi sessuali e quindi le eventuali possibili alterazioni. E' una metodica veloce, attendibile e per niente invasiva. Viene effettuato, infatti, un semplice prelievo ematico materno. E’ possibile sottoporsi a tale esame a partire già dalla decima settimana di gestazione, con refertazione, max 5 gg, e un’attendibilità pari all’amniocentesi, ovvero 99%. Però non ha un costo modico e, per ora, non è mutuabile.