ICSI sta per IntraCitoplasmatic Sperm Injection, vuol dire
Iniezione IntraCitoplasmatica di uno spermatozoo. In pratica, uno spermatozoo
viene selezionato in base a caratteristiche morfologiche e dinamiche e viene
iniettato con un micro-ago all’interno dell’ovocita. Invece con la FIVET (che sta
per Fecondazione in Vitro con Embryo Transfer) i
gameti maschili selezionati e quelli femminili vengono fatti interagire tra loro in una capsula
("capsula di Petri” in gergo scientifico). In questo modo si permette agli spermatozoi di fecondare l’ovocita.
La FIVET da alcuni anni a questa parte viene
utilizzata un po' in meno nei centri di Procreazione Medicalmente Assistita, vuoi per l’incremento dell’infertilità maschile, vuoi perché la ICSI ha dimostrato di raggiungere maggiori
percentuali di fertilizzazione dell’ovocita. Di conseguenza la ICSI oggi è la principale
tecnica di Procreazione Medicalmente assistita di III livello. Il procedimento avviene seguendo varie fasi.
Dopo l’inquadramento diagnostico della coppia, si passa alla
personalizzazione del protocollo di stimolazione della donna. Quest'ultima induce una ovulazione multipla e permette di prelevare un maggior
numero di ovociti dai follicoli ovarici. La tecnica di prelievo è chiamata
Pick-Up Ovocitario e si svolge di norma in regime di sedazione (non si tratta
di una reale anestesia). I follicoli ovarici vengono aspirati con un apposito
ago, sotto guida ecografica, per poi essere recuperati e valutati dagli
specialisti embriologi. Contestualmente, ove possibile, il partner maschile
effettua la raccolta del liquido seminale dalla quale verranno selezionati gli
spermatozoi ritenuti maggiormente idonei per la fecondazione.
La fase successiva
prevede il procedimento di inseminazione vera e propria: come già detto, gli
spermatozoi selezionati vengono iniettati nel citoplasma degli ovociti maturi. Dall’unione
dei gameti, nella maggior parte dei casi (80%-90%) si ottengono gli embrioni, il cui
sviluppo sarà monitorato dagli embriologi. Con gli embrioni pronti per il trasferimento,
il ginecologo valuterà l’idoneità delle condizioni uterine ai fini del loro
trasferimento in utero. Infine, dopo un periodo che varia dai 9 agli 11 giorni,
si effettuerà il primo prelievo ematico per valutare i livelli di beta-hCG e quindi
capire se sta iniziando o meno una gravidanza.
Dott. Antonio Ferraro
Medicina della Riproduzione Genesis Day Surgery