CORONAVIRUS. Donne in gravidanza: per ora ottime notizie dalla Cina

La situazione Coronavirus, giustamente, continua a tenere banco anche nella nostra regione, nonostante ad oggi, 25 febbraio 2020 alle ore 14, non vi siano casi conclamati. Noi qui ci occuperemo dell'eventuale rapporto che potrebbe sorgere tra l'infezione ed i bambini e tra l'infezione e le persone incinte. Per quanto riguarda il primo, la Federazione Italiana Medici Pediatri raccomanda ai genitori di non portare i bambini nello studio del proprio pediatria di famiglia o al pronto soccorso per comuni sintomi respiratori come tosse, raffreddore e febbre, e di telefonare prima al medico per ricevere consigli e indicazioni. Se dopo la chiamata si rendesse necessario un accertamento, queste sono le regole della Fimp da seguire: non accedere all’ambulatorio senza aver prima concordato telefonicamente la visita. Entrare in sala d’aspetto solo quando esce il paziente precedente.
Tenere in braccio il bambino se non è in grado di star seduto. Controllare che il bambino tocchi meno possibile le attrezzature dello studio. In attesa della visita, far usare al piccolo un gioco o libro portato da casa e non permettergli di condividerlo con altri pazienti. Fin qui parte della nota del Ministero della Salute. Va detto comunque che in Cina, nazione più colpita, fortunatamente si sarebbero ammalati davvero pochi bambini. Ciò sta facendo riflettere i medici asiatici sul fatto che il virus attecchirebbe solo su una certa categoria di persone (magari quella che ha già problemi fisici pregressi). Per quanto riguarda invece l'impatto che potrebbe avere il coronavirus sulle persone incinte, dobbiamo rifarci solo alle notizie che arrivano dalla Cina, peraltro in maniera non ufficiale. A quanto pare su 11 donne incinte, nell'ultimo trimestre di gravidanza, che hanno contratto il virus, tutte avrebbero portato a termine nel migliore dei modi il parto e non ci sarebbero state conseguenze per i neonati. Nel senso che i bimbi non sarebbero stati attaccati dal virus. Si è scelto, a quanto pare, sempre il parto cesareo. Non si hanno informazioni invece sulle gestanti fino al sesto mese di gravidanza, visto che l'infezione si è scatenata da pochissimi mesi e costoro non hanno ancora partorito.