Coronavirus. Sono cresciuti i casi di sindrome di Kawasaki in questo periodo nel mondo: colpisce i bimbi. Tutte le info

La sindrome di Kawasaki è una malattia rara che colpisce generalmente in età pediatrica ed è più presente in popolazioni asiatiche. La maggiore frequenza in tali popolazioni potrebbe sostenere il ruolo della componente genetica nella predisposizione a sviluppare la malattia la cui causa, tuttavia, non è nota.  Caratterizzata dall’instaurarsi di una infiammazione dei vasi di calibro piccolo e medio, da un punto di vista clinico la malattia di Kawasaki si manifesta con febbre alta (più di 5 giorni) cui possono accompagnarsi altri sintomi: congiuntivite bilaterale, alterazioni delle labbra e della mucosa orale (es. fissazione delle labbra, lingua “a fragola”, ecc.), anomalie delle estremità (arrossamento palmo-plantare, desquamazione, ecc.), rush cutaneo, linfoadenopatia cervicale (generalmente monolaterale). Sebbene quelli anzidetti siano i sintomi tipici (criteri clinici diagnostici), altre manifestazioni cliniche sono possibili a carico del cuore (es.: miocarditi, coronariti, pericarditi, ecc.), delle articolazioni (es.: artralgie, artriti, ecc.), del sistema gastrointestinale (es.: diarrea, dolori addominali, vomito, ecc), ecc. La febbre, la presenza dei sintomi e delle alterazioni ecocardiografiche delle coronarie sono importanti nell’inquadramento della malattia (gli esami di laboratorio possono essere un supporto alla diagnosi).  La complicanza più grave della malattia di Kawasaki è lo sviluppo di aneurismi coronarici (potenzialmente letali). La prognosi è fortemente influenzata dalla tempestività del trattamento e dalla presenza/entità delle lesioni coronariche.  Attualmente l’interesse su questa malattia è aumentato grazie ad alcuni studi che la hanno messa in correlazione all’attuale infezione da Coronavirus che sta interessando il mondo. In effetti, uno studio italiano pubblicato su Lancet recentemente ha posto l’attenzione sulla correlazione tra infezione da COVID-19 e lo sviluppo da parte di pazienti pediatrici di una malattia Kawasaki-simile (con decorso più grave, in pazienti più grandi d’età e interessamento respiratorio, meningeo, gastrointestinale, cardiovascolare, ecc).  Nello stesso studio si riporta anche che già in passato era stata sottolineata la correlazione tra malattia di Kawasaki e coronavirus umani, candidando, quindi, l’infezione virale come uno dei possibili fattori scatenanti la malattia. Gli autori, pur ammettendo che lo studio soffre di limitazioni inerenti il numero piccolo di casi esaminati, quindi la necessità di conferme su numeri più grandi, sottolineano come dai propri dati emerga una notevole associazione tra l’epidemia di SARS-CoV-2 e l’epidemia di malattia Kawasaki-simile, considerano possibile che tale evenienza si possa verificare nei paesi colpiti dalla pandemia e, alla luce di tutto ciò, suggeriscono una maggiore attenzione nelle politiche di reinserimento sociale per quanto riguarda la popolazione pediatrica.  L’OMS, allertata da rapporti e studi europei ed americani, in relazione alla correlazione tra SARS-CoV-2 ed una forma della malattia di Kawasaki, parla di un’infiammazione multisistemica con caratteristiche simili a quelle della malattia di Kawasaki e definisce una serie di condizioni cui prestare attenzione per identificarla:  Bambini ed adolescenti 0-19 anni di età con febbre da ≥ 3 giorni . E due tra i seguenti: rush o congiuntivite bilaterale non purulenta o segni di infiammazione muco-cutanea (orale, mani, piedi); ipotensione o shock; segni di disfunzione miocardica, pericardite, valvulite, anomalie coronariche; evidenza di coagulopatia; problemi gastrointestinali acuti. E elevati marcatori di infiammazione (es.: ESR, Proteina C reattiva o procalcitonina). E nessun'altra evidente causa microbica di infiammazione, includendo sepsi batterica, sindromi da shock da stafilococco o streptococco. E evidenza di COVID-19 (RT-PCR, test antigene o sierologia positiva) o probabile 
contatto con pazienti con COVID-19.  In attesa di maggiori evidenze/studi che chiariscano la correlazione tra il Coronavirus e questa malattia simil-Kawasaki, suggeriamo di porre attenzione a quei sintomi che potrebbero essere correlati alla presenza nei nostri bambini di questa malattia, così da permetterne la migliore gestione clinica.