Dal 24 aprile e fino al 30 dello stesso mese ricorre la ‘Settimana mondiale delle vaccinazioni’. Una celebrazione mai più sentita dalla popolazione mondiale di quest’anno considerando la pandemia da coronavirus in atto che continua a mietere morti in ogni angolo della Terra. L’iniziativa, della Settimana Mondiale delle vaccinazioni è stata promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e vanta partner di grandissima caratura quali il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Occupiamoci innanzitutto delle vaccinazioni ai neonati e ai bambini. Nel 2019 le coperture vaccinali contro difterite, tetano e pertosse a livello globale si sono attestate intorno all’86% stando all’articolo pubblicato sul sito del Ministero della Salute e dal 2011 al 2020 sono stati vaccinati oltre 1 miliardo di bimbi. “Nonostante i progressi raggiunti, in tutto il mondo continuano a verificarsi focolai di morbillo, difterite e altre malattie prevenibili con i vaccini. L’86% di copertura vaccinale, che corrisponde a circa 116 milioni di bambini vaccinati nel mondo, può sembrare un valore alto ma non è sufficiente. È necessaria una copertura del 95%, in tutti i paesi e le comunità, per proteggere i bambini da malattie gravi, spesso mortali” si legge sul sito del Ministero della Salute. Per quanto riguarda la vaccinazione covid, a velocità diverse, in tutto mondo, si stanno effettuando milioni di inoculazioni (tra prima e seconda dose). Ci sono nazioni che sono più avanti di altre, come ascoltiamo dai media, ma continuando di questo passo entro la fine del 2021 probabilmente si potrà avere un’immunità di gregge davvero importante che possa ‘spazzare via’ questo maledetto coronavirus.