'Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare' e alimentazione consigliata per la futura mamma

E’ entrata in vigore nel 2019 e oggi, 7 giugno, ‘festeggia’ i tre anni di vita. Stiamo parlando della 'Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare', voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per aiutare a prevenire, individuare e gestire i rischi di origine alimentare, contribuendo alla sicurezza alimentare, alla salute umana, alla prosperità economica, all’agricoltura, all’accesso al mercato, al turismo e allo sviluppo sostenibile. Secondo una stima, ogni anno si ammalano circa 600 milioni di persone a causa di circa 200 tipi diversi di malattie di origine alimentare e 420mila muoiono. Ciò accade soprattutto nelle nazioni più povere del globo. E’ fondamentale la sicurezza alimentare e l’alimentazione, in generale, durante la gravidanza. Essa deve essere sana e corretta prima e durante la gravidanza perchè permetterà sia alla futura mamma che al nascituro di essere in eccellente forma. E allora, cosa mangiare? E soprattutto in che quantità? Innanzitutto consigliamo di seguire una dieta varia e nutritiva. La futura mamma dovrebbe consumare 4-5 pasti al giorno mangiando lentamente per evitare l’ingestione di aria nelle pancia. Inoltre è opportuno bere almeno 2 litri di acqua naturale al giorno. Per quanto riguarda gli alimenti, da preferire i freschi che mantengono inalterato il contenuto di vitamine e minerali. Le carni magre vanno consumate ben cotte. Occhio al pesce: chi più e chi meno contiene mercurio. Diciamo che più piccola è la dimensione del pesce meno mercurio conterrà. Possono essere consumati anche i formaggi magri, tipo ricotta, crescenza e robiola, latte yogurt magri. Verdura e frutta, ben lavata, ogni giorno. Limitiamo invece l’ingestione di caffè, thè, sale (meglio lo iodato) e zuccheri (vanno bene invece pasta, patate e pane). Per quanto riguarda le uova non più di 2 a settimane. Assicurati che siano ben cotte. Semaforo verde per l’olio extravergine di oliva. Da evitare invece le bevande alcoliche. L’alcol ingerito dalla futura mamma arriva al sangue del feto che non riesce a metabolizzarlo dal momento che non ha gli enzimi adatti a questo compito. Per cui le sostanze alcoliche potrebbero giungere dritte al sistema nervoso danneggiandolo. Riassumendo, in gravidanza il fabbisogno aggiuntivo è di 350 kcal al giorno per il secondo trimestre e 460 kcal al giorno per il terzo trimestre, rispetto a quando non si era in attesa. Questo leggero aumento in energia giornaliera consentirà di coprire anche i bisogni del feto, permettendo un normale sviluppo del bambino ed evitando di intaccare le riserve materne di nutrienti.