L'Italia è il Paese delle 'culle vuote'. Dal 2008 la natalità è calata di quasi 200mila unità

L'Italia fatica ad invertire il trend negativo delle nascite. Nel 2022 i neonati sono stati circa 390mila, quasi 10mila in meno rispetto al 2021. Questo dato ci colloca in coda alla graduatoria, per numero di nascituri, in Europa e, in proiezione, ci consegnerà una nazione sempre più anziana considerando anche che molti giovani decidono, ad un certo punto della loro vita, di trasferirsi al di fuori dei confini tricolore. Ma analizzando meglio la situazione, scopriamo che dal 2008 ad oggi, il calo delle nascite nel nostro Paese non si arresta. Erano oltre 576,600 i nuovi nati in Italia nel 2008. Oggi, come detto, siamo attorno ai 390mila. La flessione maggiore è concentrata nelle regioni del Centro Italia (-34,9 dal 2008). Segue il Nord con -30,2. -28,9 al Sud che però nel raporto tra 2022 e 2021 ha pagato poco dazio rispetto alle altre regioni. Regge l'urto anche la fecondazione assistita che non mostra cali rilevanti, anzi tiene botta tenendo conto di ciò che abbiamo scritto in precedenza. Ricordiamo che il Centro Iatropolis-Genesis Day Surgery di Caserta, diretto dal dottore Raffaele Ferraro, è leader da anni per ciò che riguarda la Procreazione Medicalmente Assistita nel Meridione. Oltre 700 i cicli di fecondazione assistita effettuati nel solo anno 2021.