Invece la sifilide, o lue, è una malattia causata da un batterio, il Treponema Pallido. L’infezione colpisce dapprima i genitali, causando un’ulcera. In seguito il batterio invade il sangue e altri tessuti, e nel corso di anni può determinare danni a vari organi. Attualmente la sifilide è una malattia piuttosto rara, perché sono aumentati i controlli e perché il batterio è molto sensibile alle terapie antibiotiche somministrate anche per altri motivi.L’infezione in gravidanza può venire trasmessa al feto, causandogli gravi alterazioni. Per questo negli esami che si effettuano all’inizio della gravidanza sono sempre compresi gli esami sierologici per la sifilide.La diagnosi si fa attraverso esami del sangue, che evidenziano la presenza di anticorpi specifici. La terapia antibiotica è semplice e rapidamente risolutiva. Deve naturalmente essere estesa a tutti i contatti sessuali.
Ginecologia. Malattie sessualmente trasmissibili: herpes genitale e sifilide
Continuiamo il nostro viaggio sulle malattie sessualmente trasmissibili. In questo articolo ci occupiamo dell'Herpes Genitale e della Sifilide. Partiamo dalla prima. La causa
dell’infezione è un virus e il contagio è prevalentemente per contatto sessuale
con persone infette.L’infezione si manifesta con la comparsa di vescicole
dolorose sui genitali. Caratteristico dell’infezione erpetica genitale è che
spesso è ricorrente, a somiglianza dell’herpes labiale, perché il virus, anche
quando le lesioni non sono presenti, non viene eliminato dall’organismo ma si
rifugia allo stato latente nelle cellule del nervo sensoriale che innerva la
zona della lesione. La diagnosi è di solito abbastanza semplice anche con la
sola visita, ma in caso di dubbio sono disponibili anche test di laboratorio.La
trasmissione dell’infezione si può ridurre utilizzando il preservativo quando
sono presenti le lesioni ai genitali. Se una donna è affetta al momento del
parto, bisogna praticare un cesareo, perché il virus potrebbe causare danni al
bambino. La terapia va effettuata con farmaci antivirali per via orale. Nei
casi ricorrenti, si può praticare una profilassi con farmaci antivirali per
bocca della durata di qualche mese.