VOGLIA DI AVERE UN FIGLIO. Fertilità donna declina prima dei 35 anni. COSA FARE? I nostri CONSIGLI

La fertilità della donna comincia a declinare già prima dei 35 anni. Questo avviene poiché con il passare del tempo le cellule uovo (i gameti femminili, detti ovociti) vanno incontro a una diminuzione quantitativa che si accompagna a un lento ma inesorabile declino qualitativo. È importante che le donne siano consapevoli di questo. È ovvio che è meglio concepire in modo naturale da giovani. Ma se il programma di vita non prevede una maternità per lungo tempo, mettere in sicurezza i propri ovociti può essere una buona strategia. Il numero di ovociti a disposizione di ciascuna donna è un “patrimonio” fatto e finito, non rinnovabile, che riceve alla nascita e che con l’aumentare dell’età va via via riducendosi: le cellule uovo “invecchiano” insieme alla donna, non sempre sono idonee ad essere fecondate e presentano un rischio maggiore di anomalie cromosomiche.


Il congelamento degli ovociti è un passo avanti per la donna. Attualmente i migliori anni riproduttivi della donna coincidono con una tappa della sua vita in cui ancora sta lottando per trovare il suo posto tanto a livello accademico che nel mondo del lavoro.
Da qui l’idea del SOCIAL FREEZING ossia il congelamento dei gameti femminili da parte di donne senza malattie ma desiderose semplicemente di ritardare il progetto di diventare mamma.
In Italia, il SOCIAL FREEZING non è finanziato dal Servizio Sanitario Nazionale. Le donne che vogliono congelare i propri ovociti, quindi, devono rivolgersi a un centro privato. Il costo si aggira intorno ai 3000 euro a cui vanno aggiunti i costi annuali di congelamento.
Attualmente ma per un tempo limitato, Il Centro Genesis Day Surgery offre GRATIS il SOCIAL FREEZING fino a circa 34 anni per incentivare le giovani donne a non pensare solo al futuro lavorativo ma anche a quello di una maternità futura.
La donna, presa la decisione di ricorrere al SOCIAL FREEZING si sottoporrà ad una stimolazione ovarica controllata e a monitoraggi dell’ovulazione, sierici ed ecografici, al termine dei quali avrà luogo il prelievo ovocitario (pick-up). Nel corso di questa procedura, svolta in sedazione, verranno prelevati tutti gli ovociti formatisi a seguito della stimolazione, e quelli idonei in termini di maturità verranno congelati tramite vitrificazione.
Nel momento in cui la donna lo richieda, potrà essere programmato un trattamento di fecondazione assistita utilizzando gli ovociti congelati (avranno l’età della signora al momento del congelamento) e il liquido seminale del partner per effettuare l’inseminazione artificiale.  Dopo un’adeguata preparazione endometriale ai fini di accogliere la gravidanza, gli ovociti verranno scongelati e posti a fertilizzare con il seme del partner mediante tecnica ICSI. Gli embrioni successivamente verranno trasferiti a livello dell’utero della signora e le percentuali di successo saranno analoghe a quelle di cicli da scongelamento in donne di pari età a quella della signora al momento del congelamento.