IGIENE e PREVENZIONE: Quando e quanto bisogna LAVARSI LE MANI per evitare...

A volte alcuni gesti li sottovalutiamo e per questo motivo sbagliamo. E’ il caso di una delle operazioni che effettuiamo, molti di noi, con maggiore frequenza nel corso della giornata: lavarsi le mani. Il 5 Maggio si è celebrata proprio la giornata ‘del lavaggio delle mani’, giornata mondiale di sensibilizzazione alla quale ha preso naturalmente parte anche l’Italia. Le mani sono un ricettacolo di germi; una piccola percentuale è rappresentata da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici.

I germi possono sopravvivere per ore sulle superfici: giocattoli, telefoni, maniglie, tavoli, tastiere del computer, asciugamani o altri oggetti e da qui possono essere trasmessi al naso, alla bocca o agli occhi, semplicemente attraverso le nostre mani. I germi patogeni che si annidano sulla nostra pelle possono essere responsabili di molte malattie, dalle più frequenti e meno gravi, come l'influenza e il raffreddore, a quelle più severe come le infezioni correlate all’assistenza (ICA). L’igiene delle mani è un elemento fondamentale per prevenire le infezioni. Il Ministero della Salute suggerisce anche quando è consigliabile lavarsi le mani. Innanzitutto lavarsi le mani frequentemente è importante, soprattutto quando trascorri molto tempo fuori casa, in luoghi pubblici, spesso poco igienici. Poi però ci sono delle situazioni specifiche che meritano attenzione: prima di mangiare, prima di maneggiare o consumare alimenti, prima di somministrare farmaci, prima di medicare o toccare una ferita, prima di applicare o rimuovere lenti a contatto, prima e dopo aver usato il bagno, prima e dopo aver usato un pannolino, prima e dopo aver toccato un ammalato. Ma ci sono anche altre situazioni importanti: dopo aver starnutito, tossito o soffiato il naso, dopo aver toccato cibo crudo, in particolare carne, pesce, pollame e uova, dopo aver maneggiato la spazzatura, dopo aver maneggiato soldi, dopo aver usato un mezzo di trasporto pubblico e dopo aver soggiornato in luoghi molto affollati.