Coronavirus. Alcune informazioni relative al parto e all'allattamento

Si hanno poche certezze e molti dubbi. Il coronavirus continua a mietere vittime e crescono anche i ricoveri ed i ricoveri in terapia intensiva.. E mentre qualcuno ipotizza una teoria, il covid la spazza via il giorno successivo. Ad oggi sappiamo soltanto che l'unica vera arma per evitare di contagiare questo maledetto è il distanziamento indossando la mascherina. Sul resto si lavora da oramai 10 mesi. Si spera, a questo punto, che il vaccino possa rappresentare la famosa 'manna dal cielo' ma, sembra, stando a quanto si legge in questi giorni, che bisogna andarci con i piedi di piombo. Andiamo però ad analizzare l'analisi del covid sulle donne in gravidanza. Innanzitutto sembra che "la trasmissione verticale del virus SARS-CoV-2 non può essere esclusa. Ad oggi viene considerato un evento raro ma possibile. In Italia i casi di positività tra i neonati sono vari, presumibilmente infettati a seguito del contatto con la madre positiva durante o dopo il parto. Questi bambini, però, non hanno presentato sintomi importanti e la condizione non desta particolari preoccupazioni". Così recita il sito dell'ISS che sul parto aggiunge: "Le donne in gravidanza positive al nuovo coronavirus non devono necessariamente effettuare un parto cesareo. In relazione alle attuali conoscenze, infatti, non c'è indicazione elettiva al taglio cesareo nelle donne positive al nuovo coronavirus e rimangono valide le indicazioni attuali al taglio cesareo". Sull'allattamento "Le donne positive al nuovo coronavirus non devono necessariamente rinunciare ad allattare al seno il proprio bambino ed il contatto pelle a pelle non è controindicato per le donne SARS-CoV-2 positive". Sempre leggendo il sito dell'ISS. Infatti sembrerebbe che il rischio contagio madre-neonato possa derivare soprattutto dal contatto ravvicinato e quindi da eventuali goccioline del respiro. Quindi prima dell'allattamento è raccomandata l'adozione di misure quali il lavaggio delle mani e l'uso della mascherina chirurgica. Tutto ciò se la madre è positiva asintomatica."Se la madre presenta, invece, un’infezione con febbre, tosse o dispnea, madre e figlio andrebbero separati". Si legge sul sito dell'ISS.