Il Coronavirus continua a tenere banco, purtroppo, non solo in Campania ed in Italia ma in tutto il mondo. Non si riesce proprio a venire fuori da questa pandemia, sulla quale si hanno molti dubbi e poche certezze. Intanto continuano ad aumentare il numero di contagi e purtroppo anche dei morti. Si attende il vaccino che, da quanto si legge, ha compiuto enormi passi in avanti e sarebbe quasi pronto ad essere commercializzato ma la luce in fondo a questo tunnel, che tutti abbiamo imboccato da marzo scorso ancora non si vede. In base ai dati che ha generato il coronavirus si cerca di capire che cosa possa bloccare questo maledetto virus. "Adeguati livelli di vitamina D al momento dell'infezione con
Sars-CoV-2 potrebbero favorire l’azione protettiva dell’interferone di
tipo I – uno dei più potenti mediatori della risposta antivirale
dell’organismo – e rafforzare l'immunità antivirale innata". E' quanto si legge da Epicentro dell'Istituto Superiore di Sanità. Infatti secondo uno degli organismi medici e scientifici più importanti al mondo la vitamina D oltre ad avere un effetto antivirale
diretto nei confronti di alcuni virus, possa cooperare con l’interferone
di tipo I per potenziare le risposte antivirali. E ancora sembra che la vitamina D nelle fasi più avanzate del coronavirus con la sua attività immunomodulatoria possa contribuire a ridurre il danno legato
all’iperinfiammazione nei pazienti con forme severe di malattia. Noi naturalmente crediamo nella scienza, nella medicina e negli esperti ed è per tale motivo che vi informiamo su tutto quello che può essere una indicazione. Nel recente passato è stato consigliato anche di assumere attraverso i cibi un contenuto importante di vitamina C che, da sempre, dimuinisce il rischio dell'influenza. Ultimamente c'è stato lo studio effettuato dall'Università Tor Vergata: "Lo studio appena pubblicato dal team dei clinici di Tor Vergata, insieme ai Colleghi della Sapienza ha approfondito i meccanismi d’azione della lattoferrina, suggerendo
l’utilizzo di quest’ultima nel trattamento dei pazienti Covid positivi
paucisintomatici ed asintomatici. L’effetto della lattoferrina contro il
Covid può essere considerato anche in prevenzione come un’arma efficace
nel controllo del contagio". Si legge sul sito dell'ateneo.