GINECOLOGIA. Continuano a calare le interruzioni volontarie di gravidanza e gli aborti in Campania ed in Italia

 

E’ stata pubblicata sul sito del Ministero della Salute la relazione contenente i dati definitivi 2019 e preliminari 2020 sull’attuazione della legge 194/78 che stabilisce norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria della gravidanza. Da questo studio è emerso che nel 2019 ci sono state 73.207 interruzioni volontarie di gravidanza (-4,1% rispetto al 2018). La diminuzione è costante se pensiamo che nel 1983 furono oltre 230mila.. Il calo per fasce di età è evidente, tranne che per le donne tra i 35 e 39 anni. In Campania nel 2019 ci sono state 6617 interruzioni di gravidanza contro le 6696 del 2018 (-1,2%). La nostra regione si conferma al terzo posto in Italia dietro la Lombardia (12367) e il Lazio (7736). Diminuiscono anche gli aborti: 5.8 per 1000 donne nel 2019 (-2,7% rispetto al 2018). Ad essere maggiormente colpite sono le donne tra i 25 ed i 34 anni. In Campania si è passati dal 12% circa di tasso di aborti del 1983 a poco più del 6% nel 2019. Capitolo minorenni. Il tasso di abortività per il 2019 è risultato essere pari a 2,3 per 1.000 donne, valore inferiore rispetto a quello del 2018. Come negli anni precedenti, si conferma il minore ricorso all’aborto tra le giovani in Italia, rispetto a quanto registrato negli altri Paesi dell’Europa Occidentale. Per chi decide di effettuare l’interruzione volontaria di gravidanza il 44,2% opta per il ricorso ai consultori familiari per il rilascio dei documenti e certificazioni. Il 33,4% invece si rivolge al servizio ostetrico-ginecologico. Mentre il 19,9% incontra il medico di fiducia. Infine l’obiezione di coscienza. Nel 2019 ha riguardato il 67% dei ginecologi, il 43,5% degli anestesisti e il 37,6% del personale non medico, valori in diminuzione rispetto a quelli riportati per il 2018.