Alimentazione in gravidanza: variare la dieta evitando gli alcolici. L'importanza di vitamine e acidi grassi
Una corretta e sana alimentazione è alla base per una qualità alta della vita di ciascun essere umano. Oggi ci occupiamo della dieta consigliata per una donna in gravidanza. Essa rappresenta uno dei fattori principali in grado di influenzare in maniera significativa la propria salute e quella del nascituro. È molto importante prestare attenzione all’alimentazione della futura mamma, già a partire dal periodo pre-natale, ovvero il momento che precede il concepimento, fino a tutto il periodo in cui il bambino sarà allattato al seno. Entrando nello specifico dunque, gli accorgimenti che vi consigliamo sono i seguenti: variare le scelte degli alimenti il più possibile in modo da garantire l’assorbimento di tutti i nutrienti necessari al fabbisogno dell’organismo. Poi, consumare verdura e frutta di stagione ogni giorno, lavata in modo accurato con abbondante acqua corrente. In questo periodo di caldo torrido idratarsi continuamente. Prezioso anche il consumo di carne, pesce e uova. Occhio però, devono essere ben cotti. Limitare gli zuccheri semplici, prediligendo carboidrati complessi come pasta, pane e patate. Limitare anche le bevande nervine come caffè e tè, preferendo prodotti decaffeinati e deteinati. Infine, evitare il consumo di bevande alcoliche. Durante la gravidanza, inoltre, è necessario un adeguato introito di vitamine (A, D, C, B6, B12, acido folico) e sali minerali (calcio, ferro, fosforo). Un’alimentazione varia ed equilibrata, generalmente, garantisce il suddetto introito, evitando così la necessità di particolari implementazioni, fatta salva l’integrazione raccomandata con acido folico. Un basso livello di folati nella madre, infatti, può influenzare non positivamente lo sviluppo del tubo neurale nel feto (es. spina bifida). L’integrazione dovrebbe iniziare almeno un mese prima e continuare tre mesi dopo il concepimento. Anche gli acidi grassi monoinsaturi (acido oleico presente nell’olio d’oliva) e gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena (in particolare della serie Omega-3 presenti nel pesce, soprattutto quello azzurro) sono molto rilevanti. Questi ultimi, ad esempio, rivestono un ruolo importante per la crescita e lo sviluppo del sistema nervoso centrale del neonato, in particolare, per le strutture cerebrali e retiniche.