Voglia di un figlio. L'individuazione dei giorni fertili aumenta le probabilità di gravidanza

Individuare il periodo fertile del ciclo mestruale è il primo passo che solitamente si dovrebbe compiere nella ricerca di una gravidanza. Calcolare, infatti, i giorni 'fecondi' può aiutare a velocizzare l’arrivo dello 'stato interessante' stesso e far sentire la donna anche più consapevole del proprio corpo e dei suoi cambiamenti. Nel periodo fertile la possibilità di rimanere incinta è maggiore perchè in questo lasso di tempo avviene l’ovulazione.
Durante l’ovulazione il nostro corpo produce ovuli che saranno poi fecondati dagli spermatozoi. Di solito avviene tra il 12esimo e il 16esimo giorno a partire dal primo giorno di flusso mestruale e dura circa 24 ore.
Per convenzione, l’ovulazione viene collocata al 14esimo giorno del ciclo e il periodo fertile, in un mese, dura circa 5 giorni. I giorni favorevoli al concepimento sono quindi:
• i tre giorni precedenti all’ovulazione: la possibilità di rimanere incinta è medio-alta in quanto gli spermatozoi restano nell’apparato femminile in attesa dell’ovulo da fecondare anche oltre le 72h;
• il giorno dell’ovulazione: è il giorno in cui il nostro corpo produce l’ovulo che verrà poi fecondato dallo spermatozoo, quindi in questa giornata la possibilità di rimanere incinta è massima;
• il giorno seguente all’ovulazione: per le 24 ore successive alla rottura del follicolo, la possibilità di rimanere incinta è ancora alta.
E’ sbagliato pensare che, per favorire il concepimento, sia necessario avere rapporti frequenti, anche perchè il partner maschile deve avere la possibilità di rispettare un periodo di astinenza corretto per garantire la maggior qualità possibile di liquido seminale. Di conseguenza è consigliabile avere almeno due rapporti nei cinque giorni fertili. Gli spermatozoi potranno raggiungere l’ovulo da fecondare grazie al muco cervicale che, nel periodo ovulatorio, è più abbondante.
Una volta chiarita l’importanza di conoscere il proprio periodo fertile e definito il giorno dell’ovulazione, va specificato che non tutte le donne hanno cicli regolari e, di conseguenza, periodi fertili ben definibili. Le cause sono molteplici, tra queste la presenza di cicli anovulatori (cicli nei quali non vi è ovulazione), POF (Premature Ovarian Failure), ovaio policistico, amenoree secondarie. In questi casi la definizione del periodo fertile e del giorno dell’ovulazione è di difficile interpretazione per la donna, che, però, può trovare una soluzione nei test dell’ovulazione, nei monitoraggi del muco cervicale e, ancora più precisi, nei monitoraggi follicolari ecografici.
I monitoraggi follicolari ecografici vengono eseguiti dal personale medico (od ostetrico) e aiutano la donna a confermare l’avvenuta ovulazione oppure a riconoscerne i giorni antecedenti e il giorno stesso in cui avviene. Alla donna che li richiede (sia per avere rapporti mirati o per effettuare esami specifici come il Post Coital Test) viene dato appuntamento al 10mo giorno del ciclo (a partire dal primo giorno di flusso mestruale). Individuato il follicolo dominante, viene fornita alla donna una indicazione specifica su quando avere il rapporto mirato. Inoltre la stessa viene invitata a ritornare per la conferma dell’avvenuta ovulazione tramite individuazione ecografica del corpo luteo (la “trasformazione” del follicolo dominante dopo l’ovulazione). Quando l’ovulazione non avviene, il personale medico può dare indicazioni alla donna sugli approfondimenti da eseguire per risalire alla causa della mancata ovulazione o anche delle irregolarita’ mestruali.
 
Dott.ssa Anna Laura Solono
Ostetrica Centro Iatropolis-Genesis Day Surgery Caserta