E’ facile comprendere come mai possa interferire con la ricerca della gravidanza, dal momento che, come abbiamo detto, ha un effetto negativo diretto sul rilascio dell’ovulo. L'ovulazione può essere molto irregolare o assente e di conseguenza portare ad irregolarità, anche importanti, del ciclo mestruale stesso (sia per intervalli, che per durata che per caratteristiche del flusso). Infatti, una crescita follicolare lenta e ovulazioni più saltuarie significano meno giorni fertili a disposizione.
Ma quali sono i sintomi più comuni che possono far pensare ad una donna di soffrire di questa sindrome?
-Irregolarità del ciclo mestruale, come abbiamo visto,
- amenorrea (assenza del ciclo mestruale),
-obesità (anche aumenti di peso altrimenti inspiegati),
-irsutismo (eccessiva crescita sul corpo femminile di peli in zone tipicamente maschili),
-dolore pelvico,
-sintomi umorali come ansia, depressione, sbalzi d’umore repentini, stanchezza frequente,
-mal di testa.
La donna che riscontra più di questi sintomi, dovrebbe rivolgersi ad un ginecologo che possa effettuare la diagnosi corretta di PCOS, basandosi sulla presenza di fattori come: le mestruazioni irregolari o assenti, l'iperandrogenismo (eccesso di ormoni maschili) evidenziato da esami ematochimici specifici e la presenza ecografica di un numero elevato di follicoli ovarici.
Una volta effettuata la diagnosi, ci si può rivolgere ad uno specialista nella Fecondazione Assistita che potrà studiare sia il quadro clinico della sindrome in sé, sia il quadro clinico della coppia. Potranno essere richiesti esami di approfondimento specifici sia per l’uomo (come lo spermiogramma) sia per la donna (controllo della pervietà tubarica o ulteriori esami ematochimici per la valutazione del quadro metabolico), così da decidere insieme il percorso più idoneo per ottenere la gravidanza.
Dott.ssa Anna Laura Solono
Ostetrica Genesis Day Surgery Caserta