Consumo alimentare di sale in gravidanza: alcuni suggerimenti

Dal 13 maggio e fino al 19 si svolgeranno incontri, riunioni e tavole rotonde inerenti la 'Settimana Mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale', promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health, associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti costituita nel 2005. In Italia, secondo uno studio, nel periodo 2018-2019, è stato riscontrato, in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne, risultando inferiore a 5 grammi al dì soltanto nel 9% degli uomini e nel 23% delle donne. Questi valori - riporta il ministero della salutte - risultano in miglioramento rispetto a quelli riscontrati nel periodo 2008-2012 (10,8 g negli uomini e 8,3 g nelle donne, con un consumo inferiore a 5 grammi al dì nel 4% degli uomini e nel 15% delle donne), sebbene restino ancora ben al di sopra di quello raccomandato dall’OMS.

Il Centro Iatropolis-Genesis Day Surgery di Caserta è leader nel Meridione per ciò che riguarda la ginecologia e la fecondazione assistita. Ogni anno sono circa 700 i trattamenti PMA che il dottore Raffaele Ferraro ed il suo staff eseguono con ottimi risultati. E allora sul consumo di sale in gravidanza abbiamo chiesto lumi alla dott.ssa Anna Laura Solono, ostetrica proprio della compagine del Direttore Sanitario originario di Marcianise: "Alle pazienti in gravidanza -spiega il camice bianco di 'Terra di Lavoro'- consigliamo una riduzione dell'utilizzo del sale a tavola perchè può comportare un ulteriore aumento del volume dei liquidi extra cellulari. Il che può generare gonfiore alle gambe ed anche edemi agli arti inferiori. Per quanto concerne, invece, le donne in attesa che lamentano problemi cardiovascolari, in particolare ipertensione arteriosa, suggeriamo l'eliminazione totale del sale a tavola. Un aggravarsi dell'ipertensione generata dall'ingerimento di sodio potrebbe infatti provocare anche distacco della placenta e parto pre termine".

Ma quali potrebbero essere le azioni per ridurre il consumo di sale? Ecco alcuni suggerimenti: usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale. Inoltre, scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca. Infine, ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite, così da far adattare le papille gustative.