
L’esposizione per lungo tempo a sostanze chimiche o a radiazioni può condizionare la fertilità
La fertilità va custodita e preservata gelosamente in un mondo, quello
odierno, dove si corre molto e ci sono, purtroppo, poche certezze.
Alcuni fattori ambientali, ad esempio, possono determinare infertilità,
soprattutto se si viene a contatto con essi nelle fasi della vita più
delicate come lo sviluppo intrauterino, l’infanzia e l’adolescenza, in
cui l’organismo è in continuo cambiamento. Ma questi fattori ambientali
potrebbero, una volta che siamo diventati adulti, essere la causa anche
di alcune patologie andrologiche e ginecologiche, di alcuni tumori e di
malformazioni del sistema riproduttivo. Di conseguenza dobbiamo fare
grossa attenzione a dove trascorriamo il nostro tempo. Oggi parliamo
dell’esposizione cronica, per motivi di lavoro, a sostanze chimiche o a
radiazioni che possono influire negativamente sulla fertilità.
L’esposizione ambientale a sostanze chimiche, infatti, può rappresentare
un rischio importante per la salute riproduttiva. Per questo risulta di
primaria importanza l'attuazione di misure preventive oltre che un
controllo periodico della fertilità. Inoltre, è fondamentale rispettare e
far rispettare le condizioni di lavoro che garantiscono la sicurezza di
operatori ed operatrici ed è, infine, consigliabile effettuare delle
visite andrologiche e ginecologiche periodiche per monitorare l'effetto
di tali sostanze chimiche sullo stato di salute riproduttiva.