Voglia di avere un figlio. Azoospermia e moderne metodiche di fecondazione in vitro: il collegamento

L'infertilità non colpisce solo il sesso gentile ma anche quello maschile e può avere tante cause. Una di queste è senza dubbio l'azoospermia. Abitualmente sono due le ragioni principali per cui un uomo può soffrirne:

Azoospermia ostruttiva: gli spermatozoi sono prodotti dai testicoli, ma non sono in grado di essere rilasciati nel liquido seminale a causa di un blocco nel tratto riproduttivo. Ad esempio, dopo una vasectomia, un uomo ha azoospermia ostruttiva perché gli spermatozoi ci sono, ma sono bloccati. A volte, i dotti deferenti possono essere assenti. Questo è un difetto genetico e può essere causato dal gene della fibrosi cistica. Altri esempi di blocchi sono nell’epididimo e nel dotto eiaculatorio o lesioni dei dotti deferenti dal precedente intervento chirurgico, come una riparazione di ernia.
Azoospermia non-ostruttiva: Spermatozoi o non sono prodotti, oppure sono prodotti in tali bassi livelli che non riescono a raggiungere la fine del tratto riproduttivo. Gli esami del sangue e test genetici sono di solito raccomandati e possono aiutare a determinare la causa di azoospermia non ostruttiva.

Le moderne metodiche di fecondazione in vitro (IVF) rendono ora possibile iniettare un singolo spermatozoo e utilizzarlo per fertilizzare direttamente un uovo. Grazie alle ultime tecniche chirurgiche di recupero di spermatozoi, in combinazione con ICSI e FIVET, anche l'infertilità maschile può essere superata in quegli uomini che producono rarissimi spermatozoi. Un basso numero di spermatozoi è una causa comune d’infertilità maschile, ma se un uomo produce anche rari spermatozoi, questi possono essere recuperati abbastanza facilmente. Il Centro Iatropolis-Genesis Day Surgery è leader per ciò che riguarda la fecondazione assistita con tecniche da sempre all’avanguardia. Per saperne di più puoi contattare lo 0823 325388. 

In foto il nostro Direttore Sanitario, dottore Raffaele Ferraro con l'Assessore all'Agricoltura della Regione Campania, dott. Nicola Caputo