Tra pochi
giorni, per non dire tra poche ore, partirà il count down per le ‘grandi
abbuffate’. Primi, secondi, contorni, dolci…e chi più ne ha più ne metta. Come
tradizione. E come ‘tradizione’ dal 7 gennaio in tanti si guarderanno allo
specchio e prometteranno a loro stessi (successivamente a mogli, mariti,
fidanzati, fidanzate etc): ‘mi iscriverò presto in palestra’. Oppure altra
frase classica: ‘Devo assolutamente dimagrire, basta mangiare’. Oramai il
canovaccio è noto e anche quest’anno probabilmente andrà a finire così. Abbiamo
chiesto all’esperto di medicina dello sport e nutrizionista dello sport, dott.
Claudio Briganti, un’eccellenza del nostro territorio, di provare a ‘spezzare’
questo iter.
“Al Sud più
che al nord le tradizioni culinarie vanno rispettate (sorride ndr). Ma qualcosa
si può fare. Naturalmente c’è bisogno di collaborazione e di rivedere il
termine ‘grande abbuffata’. A parte gli scherzi, io consiglio sempre di alzarsi
dalla tavola dopo pranzo o cena con un po’ di appetito. Durante le feste
suggerisco a chi ci segue di ASSAGGIARE UN PO’ di TUTTO. Ripeto: assaggiare.
Poi, va detto, ci sono dei piatti della tradizione su cui si può anche andare
oltre l’assaggio. Il baccalà con l’insalata di ‘rinforzo’ ad esempio. Il
baccalà è merluzzo e fa benissimo al nostro organismo perché ricco di Omega 3.
Idem l’insalata di rinforzo, se si rispetta la tradizione napoletana
classica!!!”
Dottore
Briganti, il suo menù preferito per il Natale?
“Come primo
piatto senza dubbio risotto alla pescatora. Il riso è leggero e si digerisce facilmente.
Come secondo una spigola con olive, limone ed olio extravergine di oliva. Poi
dei carciofi come contorno. E un ASSAGGIO, RIPETO, UN ASSAGGIO di frittura di
pesce. Ma un pizzico proprio”
Dottore e i
dolci?
“Me l’aspettavo
questa domanda (sorride ndr). Allora io consiglio a tutti di non unire troppe
portate a tavola. Il dolce lo mangerei nel pomeriggio come merenda o al mattino
a colazione. Lo eliminerei dai pasti insomma. Occhio però al quantitativo.
RICORDATE CHE I DOLCI PROVOCANO UN’IMPENNATA di INSULINA che favorisce la
produzione di grassi. Quindi dolce sì, ma in piccole dosi. AUGURI A TUTTI”