Anche se per conoscere i dettagli di
questi nuovi bonus dovremo aspettare la pubblicazione
del decreto attuativo, nel frattempo possiamo anticiparvene i
contenuti.
Una delle novità 2017 è il bonus
mamma domani, introdotto dall’ultima legge di Stabilità. Si tratta
di un assegno una tantum da 800 euro, riconosciuto per i bimbi
nati o adottati a partire dall’inizio dell’anno e destinato a
coprire le prime spese legate all’arrivo dei piccoli. Il contributo
potrà essere richiesto, indipendentemente dal reddito, a partite dal
settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione.
Probabilmente molti si staranno
chiedendo perché il bonus nascite verrà erogato solamente dopo il
settimo mese di gravidanza. La risposta è semplice, anzi ci sono due
motivi differenti, uno economico e l’altro medico. Il primo motivo
riguarda l’aumento delle spese che solitamente c’è dopo il
settimo mese, quando bisogna cominciare ad acquistare tutto il
materiale che servirà per i primi mesi del nascituro. Il secondo è
un motivo prettamente medico, infatti, dopo il settimo mese gli
episodi di interruzione involontaria della gravidanza sono più rari.
Questo non è l’unico intervento
della Legge di Stabilità a sostegno delle famiglie, poiché c’è
stata la riconferma del bonus bebè per i primi tre anni di vita del
bambino, e del bonus baby sitter, per tutte le famiglie che
rinunciano al congedo facoltativo.
Il bonus bebè è stato
confermato per il 2017. Le neo mamme e i neo papà possono
quindi richiedere il bonus bebè, che consiste in un assegno
di 80€ al mese, per ogni figlio nato o adottato tra il
1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017.
Il requisito necessario per avere
diritto al premio è un reddito ISEE sotto i 25mila euro. Le
famiglie appartenenti a una fascia ISEE sotto i 7mila
euro beneficiano, invece, di un assegno pari a 160€ mensili.
Il bonus bebè è fruibile fino al
compimento del 3° anno di età del figlio naturale o
adottivo e la domanda deve essere fatta all’INPS entro 3
mesi dalla nascita o dall’arrivo in casa del bambino. Per
richiederlo il genitore deve dimostrare la convivenza col
bambino o di esserne l’affidatario.
Se la domanda viene fatta oltre i
termini previsti, l’erogazione del bonus scatterà comunque dalla
data di presentazione della stessa al compimento del 3° anno di vita
del figlio e non si riceveranno gli arretrati.
Ricordiamo che la richiesta va
presentata una sola volta per figlio e nel caso di gemelli la
somma percepita va moltiplicata per il numero degli stessi.
Il bonus baby sitter, che non deve
essere confuso con il bonus asilo nido, viene erogato sotto forma
di voucher, è un'agevolazione di 600 euro al mese (totale 3.600
euro) per sei mesi massimi che spetta alle mamme lavoratrici
dipendenti o iscritte alla gestione separata INPS che tornano al
lavoro dopo la maternità obbligatoria.
Dal 2016 questa agevolazione spetta
anche alle lavoratrici autonome non parasubordinate e alle
imprenditrici. Per queste figure, il periodo fruibile dei voucher è
ridotto della metà, per cui per 3 mesi per un totale di 1800 euro.
Il nuovo bonus asilo
nido introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 è un aiuto per il
pagamento delle rette dei nidi pubblici e privati, fino a un massimo
di 1.000 euro annui e per 11 mensilità. Anche questa misura
riguarderà tutte le famiglie senza limiti di reddito ed è riferita
all’intera durata massima di tre anni di frequenza del nido.
L’aiuto sarà erogato anche alle famiglie con bambini di meno di
tre anni che, a causa di gravi patologie croniche, sono
impossibilitati a frequentare un nido.
Dott.ssa
AlessiaTorre
Biologa - Genesis Day Surgery
Info: genesiscaserta@gmail.com