LA MALARIA INCUTE TIMORE. Il dottore ANTONIO CATUOGNO ci spiega d cosa si tratta e cosa fare

Se ne sta parlando, a ragion veduta, un po' ovunque: in tv, sui giornali e su internet. Ci riferiamo alla malaria che è arrivata, purtroppo, anche in Italia. Noi, come sempre, per avere una spiegazione precisa in merito a cosa si tratta e a quali conseguenze può portare una patologia infettiva ci affidiamo al dottore Antonio Catuogno, notissimo ed espertissimo infettivologo ed infettivologo pediatra. Allora dottore, innanzitutto grazie per la sua consueta disponibilità. Che cosa è la malaria?
“Non si tratta – spoiega il dottore Catuogno- né di una infezione batterica né virale. E' invece legata ad un protozoo appartenente al genere plasmodium. Abbiamo diversi tipi di malaria. Quella che è arrivata in Italia si definisce falciparum responsabile della “terzana maligna”. Si manifesta con febbre alta (anche oltre 40) ogni terzo-quarto giorno. Da qui “Terzana” o Quartana”. In pratica il parassita, che penetra nel nostro organismo dopo una puntura di zanzara anofeles (non presente in Italia ma spesso solo nei paesi in via di sviluppo), attacca i globuli rossi fino a distrugerli . Quando poi lo stesso parassita si riversa nel sangue scatena una reazione febbrile, uno stato di prostrazione e brividi scuotenti, tali da costringere la persona affetta al ricovero immediato in ospedale. Lo stadio successivo è l'attacco, da parte del parassita, degli organi vitali, in particolari reni e cervello e può portare alla morte. Come ho spiegato in precedenza l'elemento fondamentale della malaria è rappresentato dalla puntura di zanzare anofeles presenti in territori particolari: zone acquitrinose e clima caldo umido. In Italia questo insetto si è estinto dopo le bonifiche e anche grazie agli insetticida. Quindi può essere solo 'un fenomeno da importazione'. Di conseguenza è necessario, prima di recarsi in paesi dove può esistere la zanzare anofeles, effettuare la profilassi'”.
Dottore cosa bisogna fare quando si è affetti da malaria? “Quando si verifica questa febbre altissima che costringe la persona al ricovero ospedaliero vanno eseguite immediatamente le analisi del sangue “per ricerca del parassita malarico”. Una volta accertata la malaria ci sono diverse terapie, che si basano su farmaci chemioterapici. A volte però, se la malattia si è sviluppata in maniera rilevante, la terapia può non portare a dei benefici perchè siamo già in presenza di una insufficienza renale o danni al cervello che possono essere fatali”