“Non si tratta – spoiega il dottore
Catuogno- né di una infezione batterica né virale. E' invece legata
ad un protozoo appartenente al genere plasmodium. Abbiamo diversi
tipi di malaria. Quella che è arrivata in Italia si definisce
falciparum responsabile della “terzana maligna”. Si manifesta con
febbre alta (anche oltre 40) ogni terzo-quarto giorno. Da qui “Terzana”
o Quartana”. In pratica il parassita, che penetra nel nostro
organismo dopo una puntura di zanzara anofeles (non presente in
Italia ma spesso solo nei paesi in via di sviluppo), attacca i
globuli rossi fino a distrugerli . Quando poi lo stesso parassita si
riversa nel sangue scatena una reazione febbrile, uno stato di
prostrazione e brividi scuotenti, tali da costringere la persona
affetta al ricovero immediato in ospedale. Lo stadio successivo è
l'attacco, da parte del parassita, degli organi vitali, in
particolari reni e cervello e può portare alla morte. Come ho
spiegato in precedenza l'elemento fondamentale della malaria è
rappresentato dalla puntura di zanzare anofeles presenti in territori
particolari: zone acquitrinose e clima caldo umido. In Italia questo
insetto si è estinto dopo le bonifiche e anche grazie agli
insetticida. Quindi può essere solo 'un fenomeno da importazione'.
Di conseguenza è necessario, prima di recarsi in paesi dove può
esistere la zanzare anofeles, effettuare la profilassi'”.
Dottore cosa bisogna fare quando si è
affetti da malaria? “Quando si verifica questa febbre altissima che
costringe la persona al ricovero ospedaliero vanno eseguite
immediatamente le analisi del sangue “per ricerca del parassita
malarico”. Una volta accertata la malaria ci sono diverse terapie,
che si basano su farmaci chemioterapici. A volte però, se la
malattia si è sviluppata in maniera rilevante, la terapia può non
portare a dei benefici perchè siamo già in presenza di una
insufficienza renale o danni al cervello che possono essere fatali”