Qualche giorno fa si è celebrata la 'Giornata Mondiale della sindrome feto alcolica'. Un momento di sensibilizzazione per una delle più gravi patologie del feto indotte dal consumo di alcol prevenibile al 100%. "Le donne fertili, sessualmente attive, che consumano più di sette bevande a settimana e non usano contraccettivi efficaci, rischiano una gravidanza esposta all’alcol e di partorire un bambino con deficit intellettivi, cognitivi e psicosociali". Si legge sul sito del Ministero della Sanità. La possibilità di danneggiare il feto aumenta proporzionalmente al consumo di alcol da parte della madre: ad alto rischio sono i bambini la cui madre ha consumato almeno 80 grammi di alcol puro al giorno. Va detto che anche l’assunzione in grande quantità ma occasionale, di alcol rappresenta un pericolo per lo sviluppo del feto, poiché il consumo di alcol può influire sul suo sviluppo in ogni momento della gravidanza. Ma andiamo a vedere cosa può accadere al bimbo, una volta nato, affetto da sindrome feto-alcolica (Fas). Innanzitutto potrebbero manifestarsi pieghe agli angoli degli occhi, fessure oculari strette, strabismo, naso corto e piatto, labbro superiore sottile e vermiglio, solco naso-labiale allungato e piatto, fronte lunga e stretta, ipoplasia mascellare e mandibolare. Le anomalie oculari che si osservano nei bambini affetti da Fas indicano che gli occhi sono particolarmente sensibili all’alcol durante la fase dello sviluppo: ai segni visibili si associano ipoplasia del nervo ottico, aumentata tortuosità dei vasellini retinici e capacità visive ridotte. Ma non solo. Conseguenze per questi bambini potrebbero arrivare anche dal sistema scheletrico. Altra manifestazione clinica comunemente associata alla Fas è la presenza di un grado variabile di microcefalia, ovvero una ridotta circonferenza del cranio, che rappresenta anche la più sicura evidenza della presenza di un danno cerebrale. Le altre anomalie registrate a livello cerebrale sono legate alla riduzione nella dimensione della volta cerebrale e cerebellare, dei gangli basali e del diencefalo. Sono presenti anche malformazioni cardiache, in particolar modo rappresentate dai difetti del setto ventricolare e il rischio è anche quello di disturbi psicologici e neurologici (sonno, ritardo nello sviluppo mentale, deficit dell'intelletto, disturbi dell'attenzione etc).