L'intelligenza artificiale a supporto della Fecondazione Assistita e dei biologi: le prime informazioni
Si fa un gran parlare dell'impatto che potrà avere l'intelligenza artificiale sul nostro futuro e sul nostro lavoro. Con questa nuova tecnologia, probabilmente, arriveranno delle novità
anche per quanto concerne il settore della Fecondazione Assistita.
Secondo uno studio condotto in Spagna grazie alle reti neurali
artificiali (intelligenza artificiale) si potrebbero
identificare gli embrioni che, sebbene mostrino una buona
morfologia, hanno una bassa probabilità di impianto. Sarebbero stati
oltre 500 blastocisti (gli
embrioni dopo 5-6 giorni dalla fecondazione) devitrificate (procedura
che precede l'impianto in utero) e lo studio avrebbe dato un esito
positivo. Nella Penisola Iberica stanno lavorando su un algoritmo di
Intelligenza Artificiale che studia il
comportamento dell'embrione dalla devitrificazione al
trasferimento, che dura circa 4 ore. L'intelligenza Artificiale
mostrerebbe che un embrione che inizia la sua
espansione precocemente ed esegue questo processo rapidamente,
acquisendo una superficie superiore a 0,14 millimetri quadrati,
può impiantarsi fino al 30% in più di un embrione che si espande
più lentamente durante le prime 4 ore di vita. Una percentuale rilevante
delle blastocisti riespanse sarebbe stata
impiantata con successo, rispetto ad una minima percentuale di quelle
che non si
sono ri-espanse dopo la devitrificazione. Ricordiamo che il Centro
Iatropolis-Genesis Day Surgery di Caserta, diretto dal dottore Raffaele
Ferraro, esperto ginecologo di fama internazionale, è leader per ciò che
riguarda la PMA. Per info potete chiamare il numero 0823 325388.